/prɒmpt/ s.m. inv., istruzioni fornite da un utente a un sistema di intelligenza artificiale attraverso una esplicitazione delle richieste in linguaggio naturale.
Etimologia: Prestito integrale dall’inglese to prompt, ovvero stimolare, sollecitare, fornire un'imbeccata per incoraggiare l'interlocutore a parlare.
La Via del Preziosissimo Sangue, tra Mantova e Reggio Emilia, è il primo tratto della Via Matildica del Volto Santo, un itinerario di 285 km totali che arriva fino a Lucca attraverso gli antichi possedimenti di Matilde di Canossa.
Dopo aver percorso il primo tratto della via Matildica a piedi e in bicicletta, ho deciso di scrivere con Flavia una guida sfogliabile sulla Via del Preziosissimo Sangue (disponibile anche in formato PDF scaricabile), pensando che potesse accompagnare i pellegrini, i gruppi scout in cerca di idee per un'uscita o un tratto di route e, in generale, chiunque voglia mettersi in cammino.
Il risultato è un piccolo volumetto ricco di idee, aneddoti e foto... ed è sfogliabile gratis (il che non guasta ;-) sull'edicola digitale del quotidiano La Voce di Mantova.
Buon cammino!
The early works by Fermi were written and published in Italian, although they were often translated also in German and published abroad. Starting from 1933, Fermi began to publish his articles in English. Later, his most important and known works were republished and made available in English.
However, some texts remained buried in the Italian libraries and were available to Italian-speakers only. During the years, a few volunteers (including myself) transcribed and translated in English his lectures and his first works.
I tried to discover and collect all these works in a single list. You can find all the translated articles, numbered accordingly to the Bibliography proposed in «Collected Papers», in my "Enrico Fermi: found in translation" web page.
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I primi lavori di Fermi furono scritti e pubblicati in italiano, anche se spesso furono tradotti anche in tedesco e pubblicati all'estero. A partire dal 1933, Fermi iniziò a pubblicare i suoi articoli in inglese. In seguito, le sue opere più importanti e conosciute furono ripubblicate e rese disponibili in inglese.
Tuttavia, alcuni testi rimasero sepolti nelle biblioteche italiane e furono disponibili solo per gli italofoni. Nel corso degli anni, alcuni volontari (tra cui il sottoscritto) hanno trascritto e tradotto in inglese le sue lezioni e le sue prime opere.
Ho cercato di scoprire e raccogliere tutte queste opere in un unico elenco. Potete trovare tutti gli articoli tradotti, numerati secondo la bibliografia proposta in “Collected Papers”, nella pagina web "Enrico Fermi: found in translation"..
Dopo anni di vendite online su Subito.it, ho deciso di compilare il bestiarium degli acquirenti dei siti di compra-vendita... Leggendo queste poche righe riconoscere qualcuno nel quale siete incappati o del quall avevate solo sentito parlare... Ma l'opera è solo all'inizio: molti altri ancora, sconosciuti, sono la fuori che ci stanno aspettando: il mondo è pieno di nuove specie ancora da scoprire...
LO STATISTICO - compare mandandovi subito il messaggio predefinito "Buongiorno, è ancora disponibile?" per verificare se l'oggetto è ancora in vendita. Gli rispondete di sì e lui... scompare. Non risponde, non rilancia, non chiede altri dettagli. Non resta che pensare che sia tutto parte di una grande campagna (complotto?) in atto a livello globale per monitorare l'andamento dello vendite nel tempo e/o i tempi di risposta dei venditori. Chissà se prima o poi anche i risultati di questo studio saranno disponibili.
IL GHOSTER - vi scrive, vi chiede dettagli non inclusi nell'inserzione, vi chiede altre foto più dettagliate, vi racconta perché è interessato, vi chiede quando potrebbe venire a vedere l'oggetto e poi, sul più bello, sparisce. Proprio così: non vi manda più messaggi, non vi conferma l'appuntamento, non reagisce ai solleciti. E' indubbiamente l'acquirente peggiore per la vostra autostima: iniziate inevitabilmente a chiedervi "Avrò detto qualcosa di sbagliato?" oppure "Qualcosa che ho scritto forse l'ha offeso?", "Sono forse un pessimo venditore?". In taluni casi la crisi può sfociare nel drammatico "Perché è sparito?", "Gli sarà accaduto qualcosa di grave?", "Sta bene?". Niente panico, fate un bel respiro e, sopratutto, non chiamate "Chi l'ha visto".
IL CONTRATTATORE 4.0 - diciamocelo: la parte più bella della compravendita è forse la contrattazione. Ma in questo nuovo mondo digitale, dove tutto è più rapido, anche questa irrinunciabile fase è molto più frenetica: addio lunghi botta e risposta, infiniti tira e molla per pochi euro in stile Zio Paperone. Ecco arrivare allora l'acquirente del nuovo millennio, che vi toglie il piacere dei preliminari andando dritto al punto sin da subito con un solo messaggio: "Ciao! Ultimo prezzo?".
IL SOLITARIO - emerge dal nulla e vi contatta con un messaggio ermetico, quasi criptico: "chiamami 333xxxxxx". E' davvero interessato? Oppure cerca solo compagnia, qualcuno con cui parlare e scambiarsi ricette? Se siete davvero intenzionati a scoprirlo, c'è solo un modo per saperlo: comporre quel numero.
IL CALL CENTER - complementare del solitario, vi scrive bruscamente "dammi il tuo numero". Chissà se davvero vi richiamerà per l'oggetto in vendita oppure se si limiterà ad aggiungere il vostro numero alla rubrica del telefono, impegnato com'è in una sfida con gli amici a chi raccoglie più contatti di sconosciuti. O, ancora, non è escluso che vi richiami dopo qualche settimana, magari per vendervi un nuovo contratto per il gas o proporvi di investire in Bitcoin.
IL CURIOSO - Google ci spia, quindi meglio cercare in altro modo le informazioni: e quale modo migliore se non chiederle al venditore? Ed ecco che, quando vendete un'auto, lui vi contatta chiedendovi cosa pagherebbe di bollo nella sua regione; quando vendete una vecchia bici usata, vi chiede se può montare quel bel cambio in offerta su Amazon; se vendete un PC vi chiede se vi potrà installare sopra il tal gioco. Ma tranquilli, non è detto che gli interessi personalmente: spesso chiede per un amico.
L'IMPEGNATO - vi scrive domandando qualcosa che avete chiaramente, espressamente, esplicitamente indicato nell'inserzione. In particolare sembra esserci un problema a livello nazionale con il "NON spedisco": più di un utente intende il "non" più come una possibilità che come una negazione, chiedendovi comunque se spedite. E' indubbio che il sistema scolastico abbia grosse lacune, ma sono più propenso a pensare (sperare?) che, semplicemente, l'acquirente non abbia letto l'annuncio. Ma come fargliene una colpa: siete voi quelli che vogliono vendere... lui lavora e non ha tempo da perdere a leggere.
di Emanuele Goldoni
Nato a Mantova il 13 settembre 1836, si laureò in ingegneria civile e architettura presso l'Università di Pavia nel 1860.
Nei primi anni della sua carriera da professore cambiò più volte istituto in diverse regioni: inizialmente insegnò matematica e meccanica all'istituto tecnico pavese di Voghera (1862-63). Successivamente, ricevette l'incarico di docente di matematica presso il liceo "L. Ariosto" di Ferrara", dove insegno prima come reggente (incaricato a novembre 1864) e poi, dal novembre 1866, come titolare della stessa cattedra. Infine, nell'ottobre del 1867, venne trasferito allo stesso ufficio nel Ginnasio "Foscarini" di Venezia, dove però rimase solo un anno prima di essere esonerato da tale ufficio nel novembre 1868 e tornare nella sua città natale. (1, 2)
Una volta a Mantova, Fattorini insegnò matematica e geometria descrittiva presso l'Istituto tecnico provinciale (3) dal 1868 al 1883. Durante la sua lunga permanenza mantovana ebbe sicuramente modo di incontrare il filosofo e pedagogista Roberto Ardigò, che proprio in quel periodo insegnò tedesco presso lo stesso istituto tecnico.
Nel 1883, infine, si spostò a Cremona, dove era stato nominato preside dell'Istituto tecnico provinciale "L. B. Alberti" (4). Morì a Napoli il 19 gennaio 1886 lasciando la moglie Cinzia Madella (5).
Eugenio Togliatti descrisse il prof. Fattorini (6) come «persona modesta, ma didatticamente assai capace e piena di entusiasmo per la sua scienza», sostenendo che fu proprio questa sua passione a favorire e sviluppare l'interesse per la materia nella mente del noto matematico Gino Loria, suo studente presso l'istituto tecnico mantovano fino al 1879.
Note
(1) A. Janovitz, "Studi liceali di matematici ebrei nella Mantova del tardo Ottocento", in Ratio mathematica 18 (2008).
(2) Si vedano a questo proposito: Provveditorato agli studi di Pavia, "Nomina di diversi professori alle scuole tecniche (1862-1863)", 29 novembre 1862 (disponibile presso Archivio di transizione del Comune di Vigevano, b. 25, fasc. 11) e le Gazzette ufficiali del Regno n. 268 del 12 novembre 1864, n. 327 del 28 novembre 1866, n. 381 del 14 ottobre 1867 e n. 326 del 30 novembre 1868. Inoltre gli anni estensi di Fattorini sono ricordati anche i E. Patergnani, "Gli inizi dell’istruzione tecnica a Ferrara. Il ruolo della matematica", in Didattica e insegnamento della Matematica, vol. 4, n. 4 (2012).
(3) L'Istituto Tecnico Provinciale di Mantova (1868) e La Scuola Agraria 'Felice Carpi' di Mantova (1867) diventarono un istituto Governativo il 1 novembre 1879 per Regio Decreto del Re Umberto I del 16 agosto 1879: le sezioni istituite ufficialmente furono quelle "di Fisico-Matematica, di Agrimensura, e di Commercio e di Ragioneria". Oggi l'istituto è noto ai mantovani come Istituto Tecnico "Pitentino".
(4) Poi divenuto Istituto Tecnico Commerciale "E. Beltrami" e, oggi, ISS "A. Ghisleri".
(5) Ministero d'agricoltura, industria e commercio, "Pensioni liquidate", in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, Supplemento al n. 100, 29 aprile 1887.
(6) E. Togliatti, "Gino Loria", La Rassegna Mensile di Israel", vol. 18, n. 12 (1952).
La Luna ha da sempre affascinato l'uomo e solleticato la fantasia di moltissimi scrittori, divenendo uno dei soggetti di fantascienza più gettonati. In particolar modo, il tema divenne molto popolare a partire dal 1600, quando l'invenzione del telescopio e, un secolo dopo, i primi voli dei fratelli Montgolfier favorirono la diffusione dell'idea di "un mondo lunare" abitabile e raggiungibile in volo. Tra i tantissimi scrittori che immaginarono una vita sul nostro satellite merita di essere ricordato Saverio Bettinelli (Mantova, 1718 - Mantova 1808), gesuita, scrittore e critico letterario. Durante la sua vita Bettinelli riprese infatti più volte questo tema, pubblicando più edizioni de "Il mondo della Luna".
Il primo "Mondo della Luna" di Bettinelli, un poema eroico-comico in dodici canti, venne composto dal gesuita mantovano in giovane età ed edito nel 1754 (Remondini, Venezia - link): era un testo ironico e giocoso, frutto di un lavoro di studio ed sperimentazione di stili retorici. Il secondo "Mondo della Luna" comparve invece nel 1767 (Padova, Stamperia del Seminario) e venne ripubblicato nel 1781 (Zatta, Venezia - link): questo secondo lavoro, in soli due canti, era un testo molto diverso dal primo “Mondo”, dove l'immaginazione e l'ironia lasciavano spazio alla scienza - nel primo canto - e a una felice società agricola - nel secondo. Nel terzo "Mondo della Luna", pubblicato nel 1800 (Cesare, Venezia - link) e sempre scritto in due canti, Bettinelli cambiò nuovamente il racconto. Se il primo canto rimase invariato, riproponendo il tema del viaggio e la macchina volante di Lana Terzi, il secondo canto diventò assai più cupo: sul satellite i viaggiatori trovano venti bellicosi e sanguinari,chiari riferimenti alla Rivoluzione francese e al dominio napoleonico.
Particolarmente interessante è il confronto tra gli ultimi due mondi immaginati da Bettinelli a trent'anni di distanza. Come ha scritto Luana Salvarani negli Annali di storia dell'educazione e delle istituzioni scolastiche: «Nel secondo Mondo della Luna il satellite si dimostrava uguale alla Terra almeno geologicamente, ma offriva comunque la possibilità di uno stile di vita alternativo e salvifico: la finzione lunare consentiva, quanto meno, di additare un modello. Nel terzo Mondo della Luna la finzione non offre scampo, e il satellite non è altro che una replica, si direbbe aumentata e radicalizzata, degli errori e storture della civiltà umana. Impossibile stabilire se tale scelta rifletta esclusivamente una fase nella biografia dell'autore, o se implichi un totale capovolgimento della teoria dell'immaginazione come "bellissimo dono del Cielo" e luogo privilegiato della sperimentazione letteraria e pedagogica. [...]»
Di seguito è riproposto il testo integrale delle ultime due "Lune" di Bettinelli, prese dall'edizione veneziane rispettivamente del 1781e del 1800: Il mondo della Luna (1781) e Il mondo della Luna (1800).
Buona lettura!
Emanuele Goldoni